E’ stata pubblicata il 28 giugno scorso sul sito AgCom, ed è in vigore dal 1° luglio la delibera 266/18/CONS, con cui vengono fissate nuove tariffe per l’invio a mezzo posta di alcuni prodotti editoriali che rientrano nell’ambito del servizio universale postale.
Si segnala che tale manovra tariffaria non implica alcun aumento di prezzo per gli editori che rientrano nel regime delle agevolazioni: essa consiste infatti soltanto in una definizione della misura massima delle tariffe base per la spedizione di prodotti editoriali oltre le 2.000 copie, cioè delle tariffe utilizzate come riferimento per il calcolo delle compensazioni; tale aumento, del resto, come dichiarato nella stessa delibera, “rientra tra gli obiettivi prefissati, nell’ambito di un insieme di azioni finalizzate alla ‘tutela dei principi dell’accessibilità e del pluralismo dell’informazione’ “.
E’ invece attualmente sospesa la determinazione delle tariffe base degli invii fino a 2.000 copie, pertanto, in attesa di ulteriori approfondimenti, per questa tipologia di invii, rimangono in vigore le tariffe fissate dal decreto MISE, di concerto con il MEF del 21 ottobre 2010 e prorogate dalla legge 19/2017.
Dopo la ricapitolazione del “complesso e frammentario” quadro di riferimento normativo dei servizi postali per la spedizione di prodotti editoriali, la Delibera introduce e sintetizza il documento che Poste Italiane ha trasmesso il 30 marzo scorso all’AgCom, in cui viene denunciata per il settore delle spedizioni editoriali in abbonamento – nell’ultimo triennio – una riduzione in termini di volumi pari al 20% cui corrisponde una riduzione dei ricavi del 28% circa. Secondo i dati previsionali forniti da PI, inoltre, nel periodo 2016-2019 il settore della consegna dei prodotti editoriali sarà interessato da un’ulteriore riduzione dei volumi, pari al 25% circa. In assenza di un intervento tariffario, tale contrazione, si afferma, comporterebbe per PI un ingente onere. Il documento di PI evidenzia quindi la necessità incrementare le tariffe base per gli invii editoriali di una percentuale compresa tra il 20 e il 25 per cento, ferme restando le tariffe agevolate attualmente pagate dagli editori e dai soggetti no profit.
In conclusione, nella Delibera l’Autorità afferma che, tenuto conto dell’andamento negativo dei volumi delle spedizioni nonché dell’aumento delle tariffe postali relative agli altri servizi postali inclusi nel servizio universale, un incremento tariffario del 23% delle tariffe base per la spedizione dei prodotti editoriali sia da ritenere equo e ragionevole, mentre ritiene
Il provvedimento, come indicato nell’allegato A, che specifica le condizioni economiche dei prodotti oggetto della manovra, è diretto:
alle stampe periodiche di imprese editrici iscritte al ROC, per la spedizione di quotidiani, giornali locali e periodici in abbonamento che rispettino i limiti indicati nell’art. 2 del dl 353/2003 convertito dalla legge 46/2004;
alle pubblicazioni informative distribuite da enti no profit individuati dall’art. 1 commi 2 e 3 dello stesso dl 353;
agli invii promozionali distribuiti da enti no profit già specificati;
alle promozioni per sottoscrizione o rinnovo di abbonamenti a pubblicazioni periodiche.
Nella delibera viene inoltre specificato che Poste Italiane può applicare tariffe speciali, e condizioni ad esse associate, diverse rispetto a quelle indicate nell’allegato A, e che ogni variazione viene pubblicata sul sito web di Poste Italiane.
Per eventuali approfondimenti è a disposizione la dott.ssa Lidia Ferrari, Politiche per lo Sviluppo, l.ferrari@confcommercio.it, tel. 06.5866333/458.
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