Novità fiscali della settimana dal 14 al 20 gennaio 2019
Credito d’imposta distributori carburanti – Risoluzione dell’Agenzia delle Entrate n. 3/E del 14 gennaio 2019
L’Agenzia delle Entrate, con la risoluzione n. 3/E del 14 gennaio 2019, ha istituito il codice tributo “6896” per l’utilizzo in compensazione, tramite il modello F24, del credito d’imposta spettante agli esercenti di impianti di distribuzione di carburante e le relative note tecniche e operative.
Il credito d’imposta è stato introdotto per agevolare l’utilizzo dei mezzi di pagamento tracciabili ai fini della detraibilità dell’IVA e della deducibilità dei costi e spetta per le commissioni addebitate in relazione alle transazioni effettuate a partire dal 1° luglio 2018, tramite sistemi di pagamento elettronico.
Detto credito d’imposta è calcolato sul 50% delle commissioni addebitate per i pagamenti effettuati mediante carte di credito, carte di debito o carte prepagate e può essere utilizzato esclusivamente in compensazione, a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello di maturazione.
Fattura elettronica – Risposta dell’Agenzia delle Entrate n. 7 del 16 gennaio 2019
Con la risposta n. 7 del 16 gennaio 2019, l’Agenzia delle Entrate, a fronte di un interpello, ha fornito chiarimenti in merito all’obbligo di emissione della fattura elettronica nel caso in cui la stessa sia preceduta dall’emissione dello scontrino. Il caso analizzato riguarda un commerciante al minuto. Come noto, tali soggetti certificano i corrispettivi mediante emissione di scontrino o ricevuta fiscale e sono obbligati all’emissione della fattura solo se richiesta dal cliente.
L’Agenzia delle Entrate, premettendo che le novità in materia di fattura elettronica non hanno modificato le regole ed i relativi chiarimenti con riferimento generale alla fatturazione, ha precisato che, fatte salve le ipotesi di esonero espressamente previste dal Legislatore, l’obbligo di emissione della fattura elettronica trova applicazione anche nel caso in cui la fattura sia preceduta dall’emissione dello scontrino. L’Amministrazione finanziaria ha pertanto, escluso che, dal 1° gennaio 2019, la “fattura con scontrino” possa avere forma analogica.
Integratori alimentari – Risposta dell’Agenzia delle Entrate n. 8 del 18 gennaio 2019
Con la risposta n. 8/E del 18 gennaio 2019, l’Agenzia delle Entrate, a fronte di un interpello fornisce chiarimenti in merito alla corretta aliquota Iva applicabile alla vendita di integratori alimentari a privati consumatori, da parte di una società con sede legale in uno Stato UE che ne effettua la distribuzione principalmente attraverso un sito internet.
In particolare, si tratta di tre prodotti:
un integratore alimentare in capsule con estratti vegetali, composto da diversi ingredienti di origine naturale, da assumere unitamente all’acqua.
due preparati di polvere composti da diversi ingredienti di origine naturale, da unire, per l’uso, a olio vegetale e a latte parzialmente scremato in modo da ottenere un preparato sostitutivo ai pasti.
Per l’Amministrazione finanziaria, i menzionati prodotti sono classificabili nell’ambito del capitolo 21 della Tariffa Doganale “Preparazioni alimentari diverse”, alla voce 21.06: “Preparazioni alimentari non nominate né comprese altrove” e, in particolare, alla sottovoce 210690: – “altre”.
Sotto il profilo Iva, le suddette cessioni scontano l’aliquota ridotta al 10 per cento.
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