BIDONI FUORI DAI NEGOZI, INFILA SUI MARCIAPIEDI, GIRO DI VITE A BITONTO

Cassonetti delle attività commerciali posizionati sui marciapiedi sui marciapiedi che ostacolano il passaggio dei pedoni e ancora di più di disabili e genitori con passeggini per bambini. posizionati direttamente sulla strada nelle aree destinate alla sosta delle autovetture. Quasi mai all’interno dei locali, come l’ordinanza vigente anche a Bitonto vorrebbe e come prescrive persino l’Asl, non ravvisando, data la chiusura ermetica degli stesi, alcun pericolo di contaminazione e violazione delle norme igienico-sanitarie. Per Palazzo Gentile e Società Ambientale Nord Barese ora però è tempo di dire basta. E insieme alle associazioni di categoria fanno fronte comune. Partirà infatti nei prossimi giorni un censimento puntuale delle attività commerciali bitontine e delle frazioni di Palombaio e Mariotto. Ad effettuarli una squadra composta da un ispettore ambientale Sanb e I CONTROLLI Censimento del Comune sul posizionamento dei carrellati all’esterno due agenti della Polizia Locale, cui toccherà il compito di verificare le condizioni strutturali di ogni esercizio e valutare l’effettiva possibilità di allocare all’interno gli speciali «bidoni», consegnati già a maggio con l’avvio della raccolta differenziata porta a porta, per il conferimento dei rifiuti. «I dati forniti – spiega Giuseppe Santoruvo, assessore all’ambiente – saranno utili per fare una disamina corretta del problema», già monitorato da tempo e diventato proprio nelle ultime settimane al centro dell’agenda amministrativa.

La necessità di un censimento è nata infatti proprio qualche giorno fa durante un incontro monotematico, promosso dalla Confcommercio Bitonto e dalla Federazione Italiana Dettaglianti dell’Alimentazione (Fida). A seguito delle lamentele dei propri associati, le due organizzazioni hanno infatti incontrato lo stesso assessore, il sindaco Francesco Paolo Ricci, la sua vice Marianna Legista in qualità di delegata al commercio e l’amministratore unico Sanb Nicola Roberto Toscano, al fine di regolare quello che loro stesso riconoscono come un assalto dei carrellati ai marciapiedi e alle strade, spesso utilizzati come cassonetti pubblici anche dai privati. «Certamente occorre una personalizzazione degli interventi, perché, seppure le regole sono uguali per tutti, è anche vero che ogni attività ha le sue peculiarità e strutture diverse» è la considerazione di Cristina Lovascio, delegata per la città dell’olio di Confcommercio. Il censimento risponde dunque a questa esigenza e costituisce il punto di arrivo di una stretta già iniziata dalla società pubblica che si occupa del servizio di igiene urbana. «Nelle ultime settimane – rivela infatti Toscano, numero uno di Sanb -, abbiamo effettuato controlli sulle attività per verificare la reale necessità dei carrellati». In alcuni casi, è stato infatti possibile il ritiro degli stessi o la sostituzione con uno o più mastelli più piccoli, uguali a quelli già utilizzato per le utenze domestiche.

Chiesto inoltre maggior rigore nel posizionamento dei bidoni, da collocare, in caso di mancanza di spazio all’interno, nelle immediate vicinanze dell’esercizio o solo eccezionalmente (nel caso sia di intralcio per il passaggio dei pedoni) sotto il marciapiede. «Abbiamo provveduto a tracciare di giallo gli stalli» dichiara Toscano. Ma a seguito del censimento, si potrebbe provvedere, come già è in uso nei comuni del circondario, all’installazione di porta-carrellati, utili anche per evitare che possano “navigare” per strada in caso di forti piogge. Esclusa categoricamente, come ribadito anche in consiglio comunale da sindaco e assessori, la possibilità di far pagare agli esercenti la tassa per occupazione del suolo pubblico.

di LOREDANA SCHIRALDI su La Gazzetta di Bari

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