IL BOOM DELLE VETRINE SPACCATE ORA SONO DUE A SETTIMANA

Ieri mattina preso di mira lo Sweet caffè in via Abate Gimma

Ieri mattina 3:30 preso di mira Sweet Caffè, via Abate Gimma, i soldi delle mance, pochi spiccioli e due bottiglie di liquore. Notte tra il 9 e il 10 marzo, Pronti a Tavola, via Piccinni, 500 euro e il fondo cassa A Bigaefila, via Argiro, 400 euro piùuntabletnellanotte tra l’8 e il 9 marzo. A Xagon Man, negozio di abbigliamento in corso Cavour, i ladri sono fuggiti trascinandosi dietro il registratore di cassa nella notte tra il 20 e i121 febbraio.

L’elenco è lunghissimo. L’emergenza spaccavetrine non si ferma. La media durante il 2022 è stata di 1,698 spaccate ogni sette giorni. Nei primi due mesi del 2023 è già salita a 2 colpi a settimana.

Nella notte tra mercoledì e giovedì è entrato nelle statistiche l’assalto alla pizzeria «BigaeFila» , aperta in via Argiro lo scorso 21 gennaio a due passi da piazza Umberto. Intorno alle 3 e mezzo i ladri, almeno due (ma non è escluso che ci fosse un terzo complice) hanno mandato in frantumi la porta a vetri che consente l’ingresso al locale utiliarando come testa d’ariete un grosso masso. Secondo un copione visto troppe volte, una volta all’interno, i ladri hanno aperto il registratore di cassa e prelevato le 400 euro lasciate li come fondo cassa. Dopo aver messo le mani su un tablet sono scappati. Sulla scena del reato sono intervenute le pattuglie delle Volanti e del Gabinetto interregionale di Polizia Scientifica. Erano due settimane che in città non si registravano assalti. L’ultima notte brava dei ladri spaccavetrine risale al 22 febbraio quando un migrante, senza fissa dimora, in perfetta solitudine, ha cercato di aprire una breccia a colpi di pietra nelle vetrine dei diversi negozi del centro. Gli investigatori della Squadra Volante dell’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico della Questura sono riusciti a raccogliere una serie preziosa di informazioni ed indizi che li hanno aiutati a tracciare l’identikit dell’uomo che avrebbe danneggiato almeno una parte (se non la totalità) delle sette vetrine le cui superfici sono state scalfite, incrinate, raschiate tra Corso Cavour, via Dante e via Argiro. In un solo caso, quella notte, il ladro è riuscito a fare irruzione in un negozio e a portare via il registratore di cassa.

Quanto costa una vetrina? Il prezzo medio per installare una superficie in vetro stratificato è di 1.540 euro. Il più basso per una da 8 metri quadrati è di poco superiore ai 400 euro. Il massimo, tra materie prime e manodopera può raggiungere i 4.500 euro. Questi prezzi sono approssimativi e possono variare in funzione di fattori come la qualità dei materiali, la durata del lavoro, le dimensioni. Numeri che danno una idea della spesa che il proprietario di un locale aggredito da questa piccola criminalità di strada è costretto a sostenere solo per ripristinare lo stato dei luoghi e tornare alla normalità. Bisogna poi aggiungere al passivo il valore delle merci e degli oggetti rubati, le ore di lavoro perse in attesa che le riparazioni vengano ultimate.

C’è poi il capitolo assicurazioni. Una polizza negozio tutela economicamente dai danni all’immobile e al suo contenuto con una soluzione che protegge, nel caso di furto o rapina, tutti i beni dell’attività come merci, attrezzature, arredamento e valori. Spesso però i commercianti preferiscono non attingere alle garanzie assicurative (quando ci sono) per non vedere lievitare i premi delle polizze. Un tempo i commercianti avevamo paura delle rapine a mano armate, oggi il loro incubo sono gli spaccavetrine. Tanti sono scoraggiati e a volte decidono di non rivolgersi alle forze dell’ordine. Il questore Giovanni Signer ha ricordato invece quanto sia importante denunciare ogni singolo episodio al fine di pianificare le attività di controllo, prevenzione e indagine.

di Luca Natile su La Gazzetta di Bari


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